Il mio 1° maggio, Rifondazione Comunista e l'infamia dello stalinismo, cancro della vecchia sinistra che muore
Questa mattina sono uscito di casa per partecipare al corteo del 1° maggio e come ogni mattina sono andato al bar a prendere il caffè e dare un'occhiata veloce al giornale. Sul Piccolo di Trieste, quell'unico giornale della città su cui tanto Sinistra ecologia libertà fatica ad uscire con le sue idee e le sue proposte in questa sua prima campagna elettorale, nella pagina regionale trovo in grande evidenza un articolo con una mia foto che risale a quando facevo il segretario regionale di Rifondazione Comunista da cui, come accadeva allora in tutte le regioni, ero anche stato assunto. La notizia è che Giulio Lauri, uscito da Rifondazione dopo il congresso di Chianciano insieme a Nichi Vendola, tre anni fa avrebbe assunto se stesso come dipendente del partito e ora lo avrebbe sbancato chiedendo una buonuscita di più di 20mila euro.
Questa notizia, che il giornale ha pubblicato senza verificare, è una falsità e un'infamia, fatta uscire il giorno della festa dei lavoratori a due settimane dal voto per le amministrative, in cui sono candidato come coordinatore di Sinistra ecologia libertà, la nuova forza politica della sinistra che Rifondazione teme come la propria morte.
E' una falsità innanzitutto perchè il segretario regionale del PRC, per suo statuto, non poteva assumere ne se stesso ne nessun altro, giacchè le assunzioni venivano decise e votate dagli organismi dirigenti. Nel caso specifico io fui assunto dal PRC quando si concluse il mio rapporto di lavoro con la Regione Friuli Venezia Giulia dove avevo lavorato nella segreteria dell'Assessore regionale di Rifondazione Comunista Roberto Antonaz occupandomi delle politiche culturali della Regione. L'assunzione al PRC, la sua durata e l'entità del corrispettivo salariale di 2 mila euro netti al mese, che io proposi fosse inferiore a quello vigente nel resto del paese secondo quanto stabilito dal regolamento nazionale del partito che lo legava in percentuale alle indennità dei consiglieri regionali, perchè nel frattempo eravamo usciti dal parlamento e questo avrebbe comportato meno risorse per l'attività del partito, venne proposta dallo stesso Antonaz, diventato nel frattempo consigliere regionale per la terza volta. Fu votata all'unanimità nell'aprile del 2008 in una riunione della segreteria regionale in cui oltre a lui erano presenti la tesoriera , la segretaria della Federazione di Pordenone, il responsabile dell'organizzazione, il consigliere regionale Igor Kocjiancic e Kristian Franzil, attuale segretario regionale del PRC ed autore delle dichiarazioni rese al Piccolo soltanto oggi, a tre anni di distanza. Ed in secondo luogo è una falsità perchè non ho chiesto alcuna buonuscita e anzi, in sede di conciliazione, sono anche passato sopra alle ritorsioni che ho subito quando molti mesi più tardi, dopo il Congresso di Chianciano, ho scelto di uscire dal PRC insieme a Nichi Vendola per fondare Sinistra e libertà in Friuli Venezia Giulia sapendo che sarei rimasto disoccupato. La ritorsione non è stata tanto il mio licenziamento dal PRC, che mi aspettavo: ma il fatto che non comunicandomi nei modi previsti dalla legge la data da cui esso sarebbe decorso, non sono stato messo nelle condizioni di iscrivermi per tempo alle liste di disoccupazione e accedere agli ammortizzatori sociali, fatto per cui sono rimasto senza lavoro e senza stipendio nei mesi in cui dovevo riavviare la mia attività professionale. L'unica cosa che ho chiesto e ottenuto con la conciliazione di lavoro è stato il pagamento delle mensilità arretrate che Rifondazione aveva smesso di pagarmi quando nel congresso mi ero schierato con Nichi Vendola, che non ammontano a 25.500 euro, come dichiara Franzil, ma a meno della metà.
Ma soprattutto questa vicenda è un'infamia perchè chiunque mi conosce sa che per fare politica ho compiuto delle rinunce personali dal punto di vista professionale ed economico: ho smesso di esercitare la libera professione di geologo e di amministrare l'impresa che avevo avviato e di cui ero socio, da cui ricavavo un reddito molto superiore, facendo esattamente il contrario di quello che fa la maggior parte dei politici a cominciare da Franzil Antonaz e Kocijancic, che attraverso la propria presenza nelle istituzioni hanno aumentato di molto il proprio reddito rispetto alla situazione lavorativa precedente. Ed è un'infamia perchè il solo scopo di questa falsa notizia è screditare di fronte ai lavoratori e a ai cittadini di Trieste me e la forza politica che rappresento, Sinistra ecologia libertà, nel giorno della loro festa più bella, due settimane prima delle elezioni: sperando di poter arrestare così un declino che per Rifondazione Comunista, cacciati Nichi Vendola e Fausto Bertinotti, pare ormai inarrestabile ed avvitato nelle pratiche delle rese dei conti interne e del settarismo.
Questa mattina dopo il caffè per la prima volta non sono andato al corteo del 1° maggio, sono tornato a casa perchè sentivo di non avere i mezzi per potere spiegare a ciascuno e a tutti, così come avrei voluto: mi sento molto amareggiato, mi sento colpito personalmente e sento colpito il progetto politico in cui credo e a cui lavoro ogni giorno facendo molti sacrifici, mi sento offeso nelle mie scelte più radicali e nelle mie convizioni più profonde, quelle di provare a lavorare e a lottare per un mondo migliore, per cambiarlo, per renderlo più giusto. A questo dedico tutto il tempo che posso e, in qualche modo, anche questo è ora la mia vita.
Pensavo che l'avversario della sinistra fosse il padrone che sfrutta il lavoratore e l'ambiente, Berlusconi che offende ogni giorno questo paese, la destra che vuole il nucleare e che bombarda la Libia arraffando quel che può, e in questa città i Camber, gli Antonione, le Monassi, la Lega e il Pdl, Bandelli e Forza Nuova; invece no, mi ero sbagliato: per Rifondazione il nemico è Giulio Lauri, i nemici sono quelli e quelle di Sinistra ecologia libertà, nemica è la possibilità stessa che una sinistra nuova possa nascere e diventare grande. Ma sono solo le ultime miserie della vecchia sinistra, il cancro di un corpo che anche per questo muore. Io lavoro per una sinistra nuova e diversa, e di questo mi sento orgoglioso e ne vado fiero.
Sinceramente, la sua giustificazione mio sembra un pò penosa..Almeno dia in beneficenza la buonuscita e si ritiri dalla vita politica dopo questo infortunio..Il fatto che si ricevano buonuscite per aver cambiato partito la dice lunga sul degrado politico...Povera sinistra!
RispondiEliminaMi sembra che Giulio sia stato chiaro nello spiegare che quei soldi non sono una buona uscita ma gli arretrati NON pagati per i mesi di lavoro da lui comunque svolti regolarmente!
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