venerdì 1 aprile 2011

I nostri candidati: Daniela Gerin

Mi chiamo Daniela Gerin, ho 58 anni, sono laureata in Medicina e Chirurgia, vivo da sempre a Trieste.
Ho scelto di specializzarmi in ostetricia e ginecologia dopo aver sentito nei reparti ospedalieri, negli anni '79/'80, le esperienze drammatiche delle donne che avevano abortito clandestinamente: ancora oggi uno dei miei principali impegni è centrato sull’applicazione della legge 194 del '78, volta a prevenire il ricorso all’aborto volontario ma anche a supportare chi ci ricorre.
Esercito la professione di ginecologa presso i consultori familiari di Trieste e svolgo  attività di formazione professionale mirata al personale sanitario e sociale della Regione sui temi della salute della donna, della violenza domestica contro donne e minori e dell’immigrazione.
Nell’ambito della nostra azienda sanitaria sono responsabile di uno dei programmi di prevenzione oncologica (PAP-TEST) e coordino l’attività di mediazione linguistico/culturale a favore della popolazione immigrata presente nella nostra Provincia.
Su questi temi dialogo spesso con gli studenti delle scuole e delle facoltà universitarie per promuovere una cultura del rispetto e dei diritti della persona.
Sono stata componente della Commissione Regionale delle Pari Opportunità dal '94 al '96 in rappresentanza dei movimenti femminili del territorio regionale e in quella veste sono riuscita ad ottenere il finanziamento per l’avvio dell’attuale Centro Antiviolenza – GOAP di Trieste.
Sono socia fondatrice della Settima Onda, associazione culturale femminile molto attiva all’interno della Casa Internazionale delle donne di Trieste e riconosciuta a livello nazionale e internazionale per i  progetti di contrasto alla violenza negli oltre vent’anni di attività volontaria.
Credo molto nel rispetto dell’ambiente che ‘ci ospita’ e mi indigna l’aggressione continua che si attua nei suoi confronti.
Sono profondamente convinta che avere un lavoro è un diritto sacrosanto di ogni essere umano: un lavoro stabile e sicuro è condizione essenziale per salvaguardare la dignità, la salute psichica e fisica di un individuo che ha diritto a poter sviluppare il suo progetto di vita.
A tale proposito l’approvvigionamento alimentare a ‘filiera corta’ che SEL propone nel suo programma è una risposta concreta e perseguibile che coniuga il rispetto dell’ambiente, nuove opportunità di lavoro sul territorio e garanzia di qualità degli alimenti.
Se sarò eletta sarà un onore per me mettere a disposizione della collettività le mie competenze, un pensiero ‘di genere’, la voglia di imparare e la mia determinazione ed energia per tutelare i più deboli.
Dalla manifestazione in piazza Unità del 13 febbraio del 2011 riprendo, insieme a tante donne, uomini, bambini e bambine il motto
‘SE NON ORA, QUANDO? …. ADESSO!’

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