venerdì 1 aprile 2011

I nostri candidati: Umberto Laureni


Sono nato e vissuto a Trieste, ho moglie e un figlio, ingegnere ambientale a Barcellona.
Amo la fotografia, il cinema, il tennis tavolo e la micologia (in ordine casuale).
Attualmente sono professore a contratto presso la facoltà di Ingegneria di Trieste, dove insegno “La sicurezza e l’igiene nei luoghi di lavoro” e “Sistemi integrati di gestione della sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro”.
In pratica sono gli argomenti delle mie esperienze professionali di ingegnere nel campo della prevenzione della salute in fabbrica, presso l'Azienda Sanitaria di Trieste. Lì ho imparato a confrontarmi con i pericoli del lavoro, in particolare ho conosciuta la città segnata dai morti da amianto. Sul'amianto sono oggi consulente tecnico del Pubblico Ministero di Gorizia nel megaprocesso sui morti da tumore alla Fincantieri di Monfalcone.
Ho scelto di candidarmi con la lista Sinistra ecologia e Libertà in quanto ho ritrovato nel suo programma molte analisi e proposte che condivido sul sociale, sulla integrazione, sulla riqualificazione energetica di Trieste, sulla tutela della salute, sull'ambiente.
Parlando di lavoro mi ha emozionato in questi giorni la sentenza del tribunale di Torino, che ha ritenuto colpevoli di omicidio volontario con dolo eventuale, per la morte dei sette operai bruciati in acciaieria nel 2007, i massimi dirigenti della Thyssen. Un grande segnale di giustizia, ma anche uno dei pochi segnali di ottimismo che arrivano dall'Italia in queste settimane.
 Anche a Trieste dovremo porre particolare attenzione a questi problemi, sopratutto dovremo accompagnare la Servola fino al giorno della sua chiusura senza abbassare la guardia sulla sicurezza sul lavoro. Perchè una fabbrica destinata alla chiusura rischia di diventare particolarmente pericolosa.
Del programma di SeL mi piace in particolare la proposta sulla riqualificazione energetica di Trieste: un obiettivo concreto e innovativo, che si articola a livelli diversi, dalla sensibilizzazione della gente contro gli sprechi, alla scelta di sorgenti luminose a basso consumo, alla sperimentazione di autosufficienza energetica per particolari insediamenti, alla individuazione delle possibili fonti di finanziamento.
Riqualificazione e risparmio energetico, fonti alternative e insieme raccolta differenziata: SeL si fa portatrice di queste tematiche “verdi”  e si impegna a sostenerle come assolutamente primarie all'interno della coalizione e delle inevitabili mediazioni  che ci saranno tra interessi collettivi diversi.
Richiederemo segnali concreti in tal senso: l'istituzione nel Comune di un nuovo Ufficio del Risparmio Energetico e delle Fonti Alternative e l'impegno di Comune e Provincia a convocare conferenze pubbliche semestrali sull'andamento della raccolta differenziata e del mercato del riciclo. Anche sulla tassa sui rifiuti (la più alta in Italia) dovremo chiedere chiarimenti.
Altrettanto chiara la posizione di SeL contro i rigassificatori. La motivano chiare analisi tecniche e quarant'anni di scelte strategiche sbagliate (politicamente trasversali), che questa città ha continuato a fare e che non fanno stare tranquilli per il futuro.
Ci ricordiamo negli anni Settanta il progetto di zona industriale sul Carso, e poi il progetto del mega terminale a carbone, e poi quello della centrale ENEL in valle delle Noghere, e le caverne e i depositi interrati di GPL a Muggia e Trieste, e il ventilato spostamento nel golfo del traffico di petroliere di Venezia, e così via fino ai rigassificatori? A rileggere quelle vicende non ci troveremmo nessuna logica, nessuna programmazione: centrale termoelettrica e insieme sviluppo del turismo, polo energetico e parco del mare, navi bianche e porto carboni, come se tutto potesse coesistere con tutto..... Ci troveremmo solo incompetenza e improvvisazione, progetti più subìti che condivisi, con le stesse forze politiche talvolta favorevoli, altre volte contro. In materia di capacità di gestione dell'ambiente ci sono molti buoni motivi nella storia di questa città che ci autorizzano a diffidare …....
Poiché sulle questioni ambientali la memoria della politica è cortissima, Sinistra ecologia Libertà si impegna a tenere vivo il ricordo di queste esperienze, di cui fare tesoro, per fare scelte consapevoli, basate sulla conoscenza del territorio e sulle valutazione delle possibili interferenze. Chiederemo che le istituzioni scientifiche siano coinvolte nell'elaborazione di un modello matematico di simulazione che aiuti, a partire dalla situazione attuale, a prevedere la compatibilità o meno di ogni fututo progetto industriale.
E siccome la memoria è corta, dobbiamo ricordarci e ricordare che le ultime due elezioni comunali sono state vinte da chi ha promesso che avrebbe chiuso subito la ferriera di Servola, e probabilmente proprio per questo motivo.
Le esperienze che ho ricordato le ho vissute in prima persona sia da volontario sia professionalmente. Dopo la laurea (1971) ho fatto parte del gruppo di lavoro che ha progettato per conto del Comune di Trieste il sistema di smaltimento fuori costa delle acque fognarie della città.
Dal ‘74 al 1980 ho fatto parte, come esperto volontario, del Comitato di quartiere di San Sabba, assistendolo nelle sue iniziative contro l’inquinamento industriale della città.
Nel 1981 ho elaborato uno studio tecnico basato su modelli di dispersione che si esprimeva contro il terminale carboni da 15 milioni di tonnellate previsto nel porto di Trieste, le cui conclusioni, riportate in numerosi convegni sulle centrali a carbone, sono state determinanti per il ritiro del progetto.
Nel 1986 sono stato l’esperto tecnico del Comitato per il NO alla Centrale a Carbone da 1320 MW prevista in valle delle Noghere e ho collaborato con il gruppo tecnico di controinformazione sui livelli di radioattività a Trieste dovuti a Cernobyl.
Nel 1990 ho coordinato lo studio A.R.T.I.S. (Analisi dei Rischi per Trieste nell’Industria e nei Servizi), che ha valutato (con esito negativo) la compatibilità per il territorio di Trieste di quattro nuovi stabilimenti “a rischio di incidente rilevante”, incentrati sullo stoccaggio di GPL.
Nel 1995-96 ho coordinato la stesura del Piano Regionale Amianto, che ha definito per il Friuli Venezia Giulia le azioni attraverso cui controllare e gestire i rischi, lavorativi e non, associati all'amianto.
Con i cittadini e le loro rappresentanze (gruppi spontanei, comitati di quartiere, consulte, assemblee pubbliche…) ho potuto sperimentare molti (e serrati) confronti frontali. So cosa vuol dire discutere con gli abitanti di Santa Croce e di Bagnoli della Rosandra di progetti di discariche e di stoccaggi provvisori di manufatti in cemento-amianto. Parlare con la gente non è affatto semplice, può essere spiacevole quando si vanno a toccare forti interessi collettivi primo fra tutti il diritto alla salute, ma dobbiamo reimparare a farlo, ricordando che il sindaco rimane il primo responsabile della salute di chi amministra.
Al nuovo sindaco chiederemo di indire conferenze pubbliche annuali sul'andamento dell'inquinamento e sullo stato della salute della città, chiamando a contribuire tutti gli Enti pubblici aventi competenza in materia.
Tra le molte attività che ho svolto in materia ambientale mi piace ricordare quella di consulente del Ministro dell’Ambiente in materia di rischi rilevanti nei porti italiani. Anche dalla istruttoria sul rapporto di sicurezza del porto di Livorno ho potuto maturare il mio no convinto ai progetti dei rigassificatori.
Parlavamo dei morti sul lavoro, ma a Trieste è proprio il lavoro che sta morendo. Fateci caso: delle fabbriche che chiudono, dei lavoratori messi in cassa integrazione si parla molto poco in questa campagna elettorale.... Al riguardo è fondamentale l'impegno di SeL a  promuovere una collaborazione virtuosa tra Enti locali, mondo del lavoro, Università e istituzioni scientifiche per mettere a frutto e trasformare in lavoro le idee, le innovazioni, i brevetti che la ricerca scientifica elabora a Trieste.  Dobbiamo superare la sensazione che i mondi della scienza e della ricerca siano distanti dalla realtà locale, apparentemente senza ricadute pratiche sul territorio.
Su questi temi ho voluto impegnarmi in prima persona, mettendo la mia esperienza umana e professionale al servizio del programma di Sinistra ecologia Libertà, in cui credo. 

7 commenti:

  1. Sono stato un suo studente all'università e devo dire che è una persona seria e competente, per quanto non condivida quasi nulla delle idee politiche dello schieramente con il quale si è candidato.

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  2. Caro Laureni, ma com'è piccolo il mondo! Anch'io sono un tesserato SEL! In bocca al lupo!
    Paolo LEDDA
    p.s. si ricorda?

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  3. Io sono attualmente sua studentessa all'università e credo che quest'uomo sia un grande!! I suo corsi sono gli unici che ci hanno posto davanti a situazioni concrete e che ci stanno insegnando realmente qualcosa che ci sevirà nella pratica.
    Io stessa sono candidata per queste elezioni, per un'altra lista ma con le stesse ideologie di fondo. Quando ho guardato i nomi dei vari candidati ho gioito nel vedere il nome del professor Laureni :)

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  4. Napoli-Trieste circa 900 km di distanza, "distanza" che aumenta ancor di più se a candidarsi sono persone come il prof. Laureni.
    Vengo da un paesino in provincia di Napoli, ho vissuto in prima persona le conseguenze dell'ignoranza della società sul significato del rispetto per l'ambiente.
    Come suo ex studente di ingegneria non posso che essere entusiasta della sua candidatura, Trieste potrà godere dell'esperienza di una persona concreta, capace di trasmettere sicurezza ed organizzazione.

    con simpatia (sCusi sCusi ... :-) )

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  5. Ho pochissima fiducia nelle istituzioni, tanto che appena metto piede in un seggio elettorale mi viene il voltastomaco, ma posso dire da suo ex studente di ingegneria che Umberto Laureni è una persona seria, capace e professionale. Sicuramente avrà il mio appoggio.

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  6. Voterò SEL e darò la preferenza ad Umberto Laureni, una persona seria ma non seriosa e poi, con coerenza e gentilezza, di sinistra.
    R.

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  7. Ho seguito alcuni corsi dell'ing. Laureni, persona molto capace e professionale che spero che possa dare una svolta positiva alle politiche ambientali triestine. Inoltre spero riesca ad interagire con l'assesorato alla formazione per agevolare i corsi RSPP a Trieste!!!

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