Sinistra Ecologia e Libertà aderisce alla manifestazione contro il precariato "Il nostro tempo è adesso", promossa a livello nazionale dal Comitato 9 Aprile. Il lavoro precario è uno dei principali problemi del paese e deve diventare una priorità dell’agenda politica.
A fronte di un settantaseienne ‘disoccupato’ con una liquidazione da venti milioni, Geronzi, in Italia vantiamo milioni di disoccupati o di occupati con i contratti più vari. Ma non è questa la fantasia al potere di cui si parlava nel ’68!
Non c’è nulla di creativo, se non negli interessi di pochi tutelati, nella giungla di contratti ‘coccodè’ che hanno un unico comun denominatore: destabilizzare il mercato del lavoro, ridurre i salari, creare sacche di nuovi poveri in guerra tra loro. Dalla scuola alle fabbriche, dalla sanità all’informazione per poter avere il diritto al lavoro, sancito dall’articolo 1 della Costituzione, pare sia necessario piegare la testa di fronte al ricatto del mercato.
Vittime sacrificali sono in primo luogo i giovani e coloro che, causa crisi economica, sono usciti prima della pensione dal mondo produttivo. Ma nemmeno chi possiede un contratto a tempo indeterminato può sentirsi sicuro. I rinnovi dei contratti stanno già subendo i contraccolpi di questa deriva.
Bisogna arrestare la precarietà del lavoro prima che si trasformi in tragica precarietà di vita. Ora, adesso, subito.
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