martedì 10 maggio 2011

Cooperazione sociale e servizi alla persona: le proposte di SEL

Nel corso di una conferenza svoltasi stampa ieri mattina al Caffè Verdi, a cui hanno partecipato:

Giulio Lauri, coordinatore di Sel a Trieste, Marino Sossi, già segretario della CGIL Funzione pjubblica e Waldi Catalano, già segretario generale della CGIL 

tutti candidati di Sinistra ecologia libertà al Comune di Trieste, 

sono state presentate le proposte di Sel relativamente alla situazione del pubblico impiego a Trieste alla cooperazione sociale e al sistema di indizione degli appalti pubblici con particolare riferimento ai servizi alla persona.

Dopo avere ricordato la situazione attuale:

- il fatto che in una fase di deindustrializzazione come quella attuale Comune Provincia e Aziende sanitarie e ospedaliere siano oggi il principale datore di lavoro per i lavoratori dipendenti a Trieste

- il blocco del turn – over del 20% nelle assunzioni nel pubblico impiego e il patto di stabilità, che fanno sì che ogni dieci lavoratori che vanno in pensione solo due nuovi vengano riassunti, e il conseguente ricorso alla esternalizzazione di servizi che ne deriva, con effetti sulla loro qualità e anche con la conseguenza che viene spesso leso il principio costituzionale in base al quale per i lavoratori a parità di lavoro corrisponda parità di salario;

- il fatto che con una recente delibera dell’Assessore regionale alla sanità Kosic sia stato riconfermato il buco nella dotazione organica della sanità triestina, che fa sì che molti fra infermieri e personale O.S. pur facendo un lavoro usurante da mesi non possano godere delle ferie per non causare problemi al servizio e che punti di eccellenza della sanità triestina e prestazioni urgenti essenziali come le analisi di laboratorio degli esami istologici siano passate da tempi di attesa di 5 giorni a 25 giorni con grave pericolo per la diagnosi precoce di malattie molto gravi come i tumori;

- la prossima scadenza di diversi appalti che coinvolgono il privato sociale, e la preoccupazione che coinvolge centinaia di lavoratori preoccupati che nel loro rinnovo prevalgano esclusivamente gli aspetti economici;

- l’avanzo di bilancio recentemente ricordato dall’Assessore Ravidà, che ammonta a 9 milioni di euro

I candidati hanno presentato le proposte che i consiglieri di Sinistra ecologia libertà sosterranno nel prossimo Consiglio comunale:

- che il Comune di Trieste, una volta mappati ed eliminati sprechi ed inefficienze, che pure esistono, riprenda a privilegiare una politica diretta di assunzioni nel pubblico impiego, riducendo il ricorso all’esternalizzazione dei servizi;

- che vengano rivisti i criteri di indizione degli appalti pubblici, specialmente nell’ambito dei servizi alla persona, istituendo un ufficio di coordinamento centrale degli appalti e introducendo nuovi criteri che diano peso adeguato alla qualità e alla continuità del servizio, che impongano il rispetto dei minimi contrattuali previsti per i dipendenti pubblici che hanno pari professionalità e svolgono uguale mansione, in modo da fare sì che negli appalti indetti secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di fatto non vengano privilegiate soltanto le offerte caratterizzate da un costo del lavoro inferiore;

- il proprio sostegno al nuovo Sindaco nell’esercizio del suo ruolo di garante della salute dei cittadini, e nell’utilizzo di tale prerogativa nell’ambito della Conferenza dei Sindaci di Codroipo per chiedere con forza alla regione la copertura della dotazione organica nella sanità triestina;

- vengano convocati quanto prima dei veri e propri Stati generali per scrivere un Manifesto del terzo settore, in modo da dare anche agli operatori la possibilità di dare il proprio contributo alla costruzione del nuovo sistema di indizione degli appalti pubblici nel settore dei servizi alla persona.

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